Il mondo online è pieno di rischi, così come lo sono le apparecchiature elettroniche. Facilitano la vita in ufficio e al lavoro, ma la sicurezza dei dati non è sempre garantita. Per quanti si possano usare antivirus, software di ultima generazione e esperti informatici, ogni informazione digitale corre rischi. Proprio per questo esiste il disaster recovery.
Letteralmente, significa “recupero dal disastro.” Con un piano dettagliato e una strategia efficace, nessuna minaccia online può scalfire la sicurezza e la protezione dei dati. Grazie al disaster recovery, nessuna informazione è mai persa per sempre. Con pochi accorgimenti, è possibile.
Cos’è il disaster recovery?
Traduzione a parte, questo piano è essenziale per le imprese. Include tutte le strategie e le tattiche per ripristinare dati e sistemi tecnologici. Grazie al documento di disaster recovery, un’azienda ha chiaro cosa fare in caso di perdita della informazioni. Ma non solo per recuperare i dati, anche per prevenire i disastri.
I tipi di disaster recovery
È possibile “recuperare dal disastro” in modi diversi. Il termine tecnico è “replica,” perchè la strategia di disaster recovery include la creazione di un sito secondario, da attivare quando il primo non è utilizzabile. Sempre disponibile, il sito replica assicura che la perdita dati sia minima. I tipi di replica sono tre:
• Replica sincrona, in cui le informazioni sono speculari, ma i due siti devono essere vicini
• Replica asincrona, che funziona anche a distanza, perfetto per disastri come i terremoti
• Tecnica mista, che assicura sia una perdita minima che la distanza tra i due siti, idelae sia da remoto che da locale
La tecnica di replica permette di dover mai ripristinare i dati, che sono sempre presenti sul sito secondario. Ecco con quali strategie funziona un piano di disaster recovery:
• Backup dati, con le informazioni inviate regolarmente al sito secondario oppure facendo copie sul sito replica
• Usare una cloud privata per l’archiviazione, che permette il recupero dai remoti data center cloud
Infine, è possibile affidarsi a aziende che forniscono servizi per il disaster recovery. In questo caso, esperti si occuperanno del recupero.
Perchè serve un piano?
Avere una strategia è essenziale per non perdere nessuna informazione critica. Questo perchè esistono diversi tipi di disastri, tutti con le potenzialità di distruggere dati per sempre. Ad esempio, catastrofi naturali come le inondazioni, che possono distruggere le infrastrutture delle aziende oppure i terremoti.
Un’altro pericolo sono gli attacchi non solo di hacker, ma di bug informatici o di guasti tecnici. Insomma, un attacco o un errore umano possono causare la perdita di dati. Per proteggersi sia da eventi naturali e umani, il disaster recovery è fondamentale.
Consigli per stilare un piano efficace di backup
Come assicurarsi che il piano sia efficace?
• Testare il piano prima di implementarlo per assicurarsi che funzioni al 100%
• Tecniche e obiettivi realistici, personalizzati per le necessità dell’azienda
• Avere un piano di backup, sia che sia da remoto che in loco
• Infine, è importante avere un manuale da seguire in caso di emergenza, per non dimenticare nessun passaggio.
Quindi, il disaster recovery è uno strumento che aiuta le aziende nella protezione dei dati. Esistono tattiche per ogni tipo di necessità, budget e business. Con pochi passaggi, le informazioni sono garantite e protette.
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