Certificazione Rete WiFi: cos’è e perché è importante
Perché si dovrebbe certificare una rete WiFi? Non basta accertarne il funzionamento effettivo, giorno dopo giorno?
Non è così semplice, poiché subentrano anche tematiche di sicurezza, per esempio, ma non solo.
La certificazione della rete WiFi è importante in determinati contesti, perché attesta la conformità dell’intero sistema installato e la sicurezza della struttura di trasmissione dati, sia che si tratti di un’azienda privata, un istituto scolastico o una struttura pubblica.
A certificare una rete può essere solo un tecnico abilitato che dispone della giusta strumentazione per la misurazione della stabilità e della velocità della rete, oltre che della qualità del segnale e la sua invulnerabilità.
Ma di che cosa si tratta? Chi può farla? E quando è obbligatoria?
Cos’è la Certificazione WiFi e perché andrebbe fatta
Prima di approfondire l’argomento, dobbiamo fare una piccola distinzione tra la rete WLAN e LAN. La prima è una rete locale senza fili dove la comunicazione tra i device avviene via radio in modalità wireless; la seconda, invece, si basa sulla trasmissione dei dati via cavo. Le reti WiFi sono il tipo di WLAN più diffuso, ma non tutte le WLAN sono WiFi.
Detto questo, i vantaggi della rete LAN vanno da una maggiore sicurezza della condivisione dei dati a una migliore stabilità del segnale, mentre il WiFi non necessita di cavi e ha costi più contenuti.
Ogni soluzione vanta pregi e difetti che solo un tecnico specializzato in progettazione reti LAN cablate e infrastrutture WiFi può evidenziare, dopo un esame approfondito della struttura privata o pubblica. Per entrambe le soluzioni, ad ogni modo, si possono richiedere le certificazioni.
Ma cos’è il certificato di rete WiFi? Possiamo definirlo semplicisticamente come una sorta di garanzia sul lavoro effettuato. Non basta, infatti, progettare una rete efficiente con i migliori prodotti in commercio per assicurarne il perfetto funzionamento.
Ogni collegamento, per esempio, deve essere performante ed effettuato a regola d’arte.
Il documento di certificazione va richiesto al termine dei lavori, sia quando sono realizzati ex novo che per miglioramenti su una rete già esistente. Per il rilascio, il personale abilitato sottopone il sistema a rigorosi test, valutando che gli standard e l’operabilità siano perfetti e che i dati scambiati in rete siano sempre protetti.
Ricapitolando, i vantaggi di una rete WiFi certificata sono:
- garantire l’interoperatività tra i vari dispositivi;
- migliorare l’esperienza degli utenti;
- assicurare la massima stabilità e velocità di connessione;
- evitare problemi alla rete, compresi pericolosi attacchi esterni.
Rete in rame, fibra multi e monomodale: cosa sono e dove si usano
Per accedere alla rete c’è un sistema di base che connette tutto il pianeta fondato su una rete di cavi che, fino a non molto tempo fa, erano composti in rame.
Questo sistema ha sempre garantito il transito del segnale elettrico e telefonico ma, allo stesso tempo, è risultato sensibile alle interferenze elettromagnetiche e debole sulle lunghe distanze. Con l’arrivo della banda ultra larga si è poi passati alla fibra ottica, più performante, veloce e affidabile.
Oggi la fibra ottica (anche in misto rame) è ampiamente utilizzata nelle telecomunicazioni per trasmettere segnali ottici su piccole, medie e grandi distanze. Per capire com’è fatto, possiamo immaginarlo come un piccolo tubo di vetro (anche noto come “core”) ricoperto da uno strato di materiale.
I tipi di fibra si possono dividere in:
- fibra multimodale: il core è di 50 μm con trasmettitori a tecnologia laser;
- fibra monomodale: il core è pari a 9 μm e ha trasmettitori LED.
A differenziarli, oltre alle dimensioni, è anche la tipologia di segnale. In particolare, nella fibra monomodale il segnale “rimbalza meno”, garantendo prestazioni migliori a lunga distanza; mentre la fibra multimodale, invece, è adatta a coprire distanze brevi.
Il loro utilizzo varia in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere. Per esempio, in un edificio singolo, anche su due piani, si può optare per un cablaggio strutturato in fibra ottica e rame multimodale, che è capace di connettere telefoni, videosorveglianza e automazione alle reti LAN nelle brevi distanze.
Anche per il cablaggio degli impianti di rete industriale e per le scuole si può optare per la fibra ottica (multimodale o monomodale) e il rame, capace di garantire l’alta densità di utenti e le connessioni multiple.
Certificazione rete dati: cos’è e come si fa
La certificazione della rete dati è utile nel momento in cui si ammoderna o si realizza una nuova rete strutturata. Come accennavamo, è un documento che comprende diversi test di verifica in cui si attesta che la configurazione, la velocità e la stabilità del segnale siano ineccepibili.
Per ottenerla ci si rivolge a un tecnico abilitato che utilizza strumenti all’avanguardia per verificare che tutto funzioni come dovrebbe. Come vedremo, per alcuni edifici (come scuole, biblioteche, enti, comuni…) la certificazione è indispensabile per l’accesso a bandi e finanziamenti.
Ci sono poi dei requisiti di cablaggio strutturato da rispettare. Per esempio, l’impianto va progettato da un professionista e l’installazione è affidata ad aziende specializzate che possono eseguire la dichiarazione di conformità come richiesto nel D.M. 37/08.
Come opera il certificatore LAN?
Chi deve verificare il cablaggio degli impianti di rete scolastici o aziendali porta con sé una strumentazione all’avanguardia tra cui il certificatore – una sorta di palmare composto da un elemento ricevente e una parte trasmittente – che viene collegato in ogni punto rete prima di avviare il test.
Le verifiche del macchinario stabiliscono con precisione lo stato della rete e le sue prestazioni, evidenziando anche la presenza di piccoli errori da risolvere, interruzioni, cali di segnale o blocchi.
Esistono diversi modelli, sia per la certificazione di rete dati Cat 6 (con velocità di trasmissione fino a 1000 Mbps e larghezza di banda di 250MHz) che per categorie successive, come la Cat 7 (che consente di trasmettere con una banda fino a 600 MHz, ma con cavi schermati FTP).
Quando è obbligatorio certificare una rete LAN?
Il tecnico, una volta superate le prove con il certificatore, rilascia una documentazione completa di:
- dichiarazione di conformità ai sensi del D.M. 37/08: dimostra che l’impianto è stato realizzato a regola d’arte;
- rapporto di verifica: un documento che completa la dichiarazione di conformità e mostra i risultati dei test.
Solo la dichiarazione di conformità è obbligatoria per legge e accerta che il lavoro svolto ha rispettato gli standard vigenti su sicurezza e funzionalità. Il rapporto di verifica, invece, non è necessario per imprese e privati, ma è uno strumento di verifica e collaudo che si può utilizzare come garanzia sull’impianto. In caso di incidenti o malfunzionamenti gravi, però, può assumere un valore legale.
Ricordiamo, inoltre, che quando si svolgono lavori per il cablaggio di impianti di rete scolastici o di altri edifici a pubblico accesso è sempre bene richiedere la certificazione (indispensabile per ottenere i finanziamenti statali).
Come richiedere la certificazione?
Per certificare un cablaggio strutturato delle linee dati occorre rivolgersi a dei professionisti che sanno esattamente come procedere nella scelta dei componenti e dei materiali, nell’installazione e quali sono i requisiti da rispettare per garantire le massime prestazioni.
In MZeroNetwork possiamo realizzare reti LAN cablate e reti LAN WiFi a regola d’arte in qualsiasi edificio, comprese scuole e aziende, rispettando le tue esigenze.
Ci occupiamo di ogni fase: studio degli spazi, progettazione, realizzazione, gestione e assistenza – anche dopo l’installazione – e certifichiamo gli impianti di rete in fibra ottica e in rame per offrirti affidabilità e sicurezza, in ogni momento.
Un nostro tecnico è sempre attivo per le emergenze, anche se preferiamo prevenire eventuali problematiche offrendo un servizio di assistenza proattiva e manutenzione.
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